giovedì, maggio 10, 2007

Programmati per uccidere

Lunedì mattina ho fatto un giro al mercato di Cittadella, con l'intenzione di portarmi a casa qualche programma elettorale per fare un po' di confronti.

Quello di Rebellato l'ho già letto, mi ha abbastanza deluso, e lo trovate sul suo blog (grazie a me che l'ho richiesto, sennò... Hai voglia!)

Al gazebo di AN, del programma di Bitonci nessuna traccia... "D'altronde" mi dice il coordinatore, "Mancano ancora 20 giorni!!! C'è tempo...". Piglio il loro volantino con il solito, penoso elenco/riassunto e vado da Facco.

Qua trovo due belle fighette (si può dire? Ormai l'ho detto) in gonna corta e camicetta ciucciata che distribuiscono depliant, e una candidata con qualche anno in più cui chiedo del programma. Cerca di spacciarmi anche lei un depliant con le figurine, ma rifiuto e lei si difende: "Massì, che ti frega del programma... Ci sono scritte sempre le solito cose..." Beata sincerità.

Chiaccheriamo un po', poi arriva un'altra candidata con Facco, un po' più su con gli anni. Dato che mi conosce (o forse conosce qualche mio parente), sgrida bonariamente l'altra perchè "perde tempo" a parlarmi... Io replico che ci stiamo confrontando, ciascuno con le proprie opinioni, il che mi pare anche una cosa bella.

E lei: "Eh sì, perchè adesso si può ancora discutere, parlare liberamente... Ma se va avanti così, con questa Amministrazione... Chissà." Io mi faccio una risata e colgo la palla al balzo: "Bene! Vedo che anche voi di FI vi siete resi conto che non è dalla sinistra che arrivano i pericoli per la democrazia in Italia!"

Giro la bici e faccio per andarmene quando un soffio di vento rovescia il portabandiere a fianco del gazebo il quale, cadendo, mi schiva di centimetri.

Mi giro verso le due donne facendo cenno che non è successo nulla, e la candidata più giovane: "Ecco, vedi, abbiamo provato a ucciderti ma non ci siamo riusciti".

Andrà meglio la prossima volta. Intanto, GRAZIE.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sinceramente, più di tanti bei programmi che sono certamente importanti ma, come tu stesso hai notato, con moltissimi punti in comune tra loro, io guarderei a chi li propone, a qual'è stato il percorso che l'ha portato a candidarsi e a come li intende portare avanti, se verrà eletto.
E' importante la "squadra", ma anche come "gioca": non si tratta di correre dietro ad un pallone a testa bassa, né tantomeno di giocare al "torello" con chi le elazioni le perderà (perché 3 dei 4 sicuramente non saranno sindaci).
Si tratta di lavorare con tutti e per tutti. Si tratta di volere il bene di tutti..
Certo, idealmente dirai...
Ma perché fermarsi già prima di partire dicendo "non è possibile"?
Io ci credo che sia possibile, magari anche solo in parte, ma è il percorso che fai a farti diventare quel che sarai, non i traguardi che raggiungi o raggiungerai.
Credo che "far Politica" nella sua accezione più pura abbia molto a che vedere con questo, con il fatto di fare -certo- ma non "fare tanto", quanto "fare bene", per il bene comune.. e quindi ascoltando, comprendendo, informandosi e anche facendosi aiutare quando serve...
Qualunque sarà l'eletto, vorrei che sapesse ascoltare e cercasse in tutti i modi di promuovere la partecipazione e la dignità di ogni cittadino.
Ascoltavo stasera il confronto e riflettevo: ma perché si finisce sempre a parlare dell'ICI? Dei soldi? Sarò idealista forse, ma cos'è che rende Cittadella unica, i soldi che ha nelle casse, le mura, o le persone che di questa città sono il vero cuore, il tessuto senza cui null'altro di tutto quello che si può fare ha senso?

lo_stalker ha detto...

caro Luca, da tempo sostengo che, per non dar spazio all'ipocrisia, occorre ora più che mai rendere concreti gli aspetti ideali della politica: cioè realizzarli nella pratica amministrativa. Mi preoccupa molto il fatto che i programmi siano tutti uguali. In democrazie il candidato si sceglie sulla base di ciò che intende fare. Se i candidati prescindono dai programmi, significa che raccolgono il consenso in modo diverso (e non trasparente): promettono ai singoli anzichè alla comunità.

Anonimo ha detto...

Non sono del tutto d'accordo con te.
Non si parla di prescindere dal programma, i programmi sono certamente fondamentali, e ci mancherebbe, però c'è di più. Nell'arco del mandato non tutto è né può essere scritto nel programma, steso prima di iniziare.
Quando occorrerà fare scelte su cose che non erano previste, allora verrà fuori "l'uomo", inteso non [sol]tanto nell'ambito personale ma anche nelle sue capacità sociali e organizzative: lì sarà importante sapere come potrà affrontare le cose, come lavorerà con il gruppo più ristretto della maggioranza e come interagirà con la minoranza, come gestirà gli inevitabili conflitti con questa o quella parte della cittadinanza, se e come ascolterà le esigenze del paese e non solo quelle degli "amici".
Anche questo è politica e anche questo secondo me va messo sul tavolo, assieme ai programmi.
Mi sembra una cosa molto concreta, per come la vedo io.
E mi interessa capire bene chi sarà chiamato a guidare (e come) questa città che anch'io amo molto!

Anonimo ha detto...

Tonnellate di parole, sempre le stesse! Possibile che nessuno riesca ad inventarsi qualcosa di nuovo? Certo non avrebbe successo, i cento voti degli stronzi che leggono i blog sono di sicuro meno dei mille stronzi che decidono chi votare in cabina... La soluzione: votare topo gigio, tornare a casa, aspettare il risultato (già scritto) e andare avanti, tanto sappiamo che andrà a finire in un duello all'ultimo sangue tra il Bitonto uscente e il Pacco entrante, la fiera del pezzo di merda! Scusate il tono, ma proprio non se ne può più. Meglio topo gigio di pan!!!!