martedì, agosto 17, 2010

Blog in difficoltà

Blog in difficoltà per eccesso di Mignottocrazia. Non appena si tornerà entro i livelli di guardia, provvederemo alle segnalazioni oltre livello.

martedì, ottobre 27, 2009

cittaBella

dal Mattino di Padova di oggi

lunedì, novembre 10, 2008

Pubblicità

L'immagine è uno screenshot del sito del Comune. La pagina è questa.

Mi chiedo, vi chiedo: è giusto che un Sindaco utilizzi il sito del Comune, un sito istituzionale, per fare pubblicità alla propria attività politica di Deputato che col Comune non c'entra nulla?

Un comportamento politicamente volgare, a parer mio.

domenica, novembre 09, 2008

OBIETTIVO RAGGIUNTO /1 - Semaforo sicuro

C'è voluto un anno (neanche tanto per lo standard italiano), ma il primo suggerimento all'Amministrazione è stato accettato e Cittadella ha i suoi primi semafori col conto alla rovescia: all'incrocio tra via Zucca e la SS53, pericolosissimo punto della viabilità cittadina.

Adesso li vogliamo sul semaforo di Borgo Bassano...

Avviso ai naviganti (va di moda): SPEGNETE IL MOTORE!
E poi mi frulla una domandina: quanto sono costate le telecamere piazzate sopra l'incrocio, e quanto hanno reso in termini di diminuzione della pericolosità? Non conveniva provare prima con la soluzione che è stata adottata adesso, sicuramente più economica?

domenica, gennaio 27, 2008

Punto di svolta

Mi sembra il caso di dire due parole sulla periodicità irregolare con cui aggiorniamo questo blog. Magari non interessa a nessuno, comunque due parole le spendo volentieri.

Lo scopo iniziale dello strumento non era tanto una critica puntuale all'Amministrazione cittadellese, quanto piuttosto il tentativo di aggregare delle energie che potessero esprimere un modo di fare politica a livello locale DIFFERENTE. E la speranza era che a protagonisti di questo fossero i più giovani.

Sono però emerse, e continuano ad emergere, delle difficoltà oggettive.
Sarà vero che il coinvolgimento dei cittadini oggi è richiesto solo durante le campagne elettorali, sarà vero che il senso di sfiducia generalizzato riduce ancor di più la voglia di partecipare, sarà vero che i giovani su Internet ci vanno per MySpace, youtube e diciamocelo pure, youporn.

Sarà vero. Per tutto questo e per altro ancora la voglia di andare avanti scarseggia.

E sì che gli argomenti non mancano: la pagliacciata di Veneto Sicuro, il caso Anita Scalco, la vicenda del nuovo Patronato PIO X, la storia infinita del quartiere S.Marco, il Corso di Formazione detto CDF1 promosso dalla ditta Bosco/Pozzato (e il correlato caso dell'esclusione dalle docenze del consigliere di minoranza Mara Mabilia), e poi le PISTE CICLABILI (queste sconosciute...) e l'ordinanza fantasma antirumeno...

Insomma, di carne al fuoco ce ne sarebbe molta. Troppa per me solamente.

Continuerò saltuariamente ad aggiornare questo blog e GoodNews (anche se di notizie buone in Italia, mi sono accorto, ce ne sono veramente poche).

Con alcuni amici e collaboratori si pensava anche di aprire un portale di discussione proposta politica per la scena nazionale (com'è ovvio per una cosa così serve un team). Se ce la facciamo ne darò conto anche qui.

Da parte mia c'è sempre la massima disponibilità ad accettare contributi, sui temi locali citati o su altri a vostro piacimento, da chiunque me li voglia sottoporre: trovate la mia mail nel profilo.

Detto questo, ci lasciamo per un altro po'. Piano piano, sottovoce, come piace a noi.

Seven DOWN

Molti di voi avranno visto, esposta per qualche tempo sull'edificio (adesso è sparita), l'ipotesi di riqualificazione di Piazza Martiri del Grappa, ex-Seven Disco Spritz e adiacenze, per capirsi.
Al di là del merito della soluzione, vale la pena soffermarsi brevemente sul metodo con cui è stata selezionata.

L'idea era buona: un concorso di idee aperto ai professionisti di tutta Italia con un premio in denaro; il bando lo trovate qui.
L'idea era buona e difatti ha avuto un buon successo: sono pervenuti elaborati in gran numero, la giuria ha fatto il suo lavoro ed è stato scelto il vincitore.

Tutto ok, direte voi, qual è il problema?
Presto detto, il problema è che il progetto esposto non era il vincitore. E' quello che si è classificato sesto.

Nessuno ve l'ha detto, nessuno se n'è accorto, a parte, ovviamente, alcuni professionisti che hanno partecipato al concorso e che, passando per la piazza, hanno visto l'affissione con il progetto di cui sopra e, alquanto stupiti, hanno voluto vederci chiaro.

Cos'è successo? E' successo che, dopo la proclamazione del vincitore del concorso, il responsabile dello stesso - noto dirigente comunale di cui trovate il nome nel bando - ha portato il progetto selezionato alla Sovrintendenza alle Belle Arti della Regione Veneto, con l'idea di renderlo esecutivo.
Al che dalla Sovrintendenza gli hanno fatto sapere subito che il progetto esecutivo non lo sarebbe stato mai, in quanto prevedeva la demolizione dello stabile (il Seven), e lo stabile, essendo vincolato, non si può demolire.

Immaginatevi il nostro Dirigente... Dopo un primo momento di panico, recupera in fretta l'iniziativa e con una ottima dose di paraculismo contatta il gruppo di professionisti che ha ideato il progetto "senza demolizione" che si è classificato più in alto in graduatoria; il quarto, appunto.
Non ho la trascrizione dell'intercettazione, ma non serve: non ci vuole molta fantasia per immaginare il contenuto della telefonata.

"Eh sì, scusate, è successo così e così per cui noi pensavamo di farvi vincere. Va bene? Sì dai, oh, mi raccomando, non ditelo tanto in giro..."

Tutto questo è perfettamente legittimo, in quanto, come sta scritto nel bando, si trattava di un concorso di idee e dunque il Comune avrebbe potuto scegliere o non scegliere qualsiasi delle soluzioni proposte, a prescindere dal vincitore. C'è sempre una clausola-paraculo.

Però comunque una bella figura di merda, che la dice lunga sul modo di fare le cose di codesta gente che ci governa.

martedì, novembre 06, 2007

Enzo Biagi, giornalista

09.08.1920 - 06.11.2007

domenica, novembre 04, 2007

Giampietro

E' da luglio che volevo scrivere qualcosa sulla vicenda di Giampietro Simonetto, il diciannovenne nostro concittadino che è stato arrestato proprio in estate con l'accusa di essere in qualche modo coinvolto nelle attività delle nuove Brigate Rosse.

Non conosco approfonditamente Giampietro, la sua storia personale, le sue frequentazioni e il suo mondo. I nostri rapporti si limitano alla partecipazione ad alcune riunioni della Commissione Cultura che avrebbe dovuto preparare il programma del centrosinistra cittadellese per le amministrative dello scorso maggio.

La cosa che trovo interessante dire è che proprio in quelle occasioni non mi è sembrato per nulla diverso da altri ragazzi della sua età con cui mi confronto regolarmente, nè mi è sembrato diverso da me com'ero dieci anni fa.

Proprio dieci anni fa ho partecipato ad un concerto organizzato dalla Sinistra Giovanile contro il razzismo, a Camposampiero. Qualche gruppetto locale e un gruppo di percussionisti senegalesi.
A metà concerto entra in scena una bella falange di giovanotti con la testa rasata che prende ad offendere verbalmente i presenti e presto la cosa degenera in rissa. Partono cinghiate, pugni, ci sono feriti e vengono anche danneggiate due automobili.
C'è stato un processo, ci sono state condanne e uno dei condannati poi l'ho anche conosciuto. Adesso fa il militare ed è in Afghanistan in missione, a rappresentare il nostro Paese.

Volete sapere se la cosa mi scandalizza? No, per niente.
A vent'anni un giovane è pieno di energie e di contraddizioni.
E' il mondo degli adulti che fornisce modelli, indicazioni, AIUTO su come incanalare le prime e come risolvere le seconde.
Se non lo fa, i giovani prendono l'iniziativa, prendono in mano la propria vita e si arrangiano. Come possono, come riescono. Magari col tempo trovano il proprio equlibrio, come ha fatto il militare che citavo. Magari finiscono contro un platano a 180 all'ora. Magari ammazzano qualcuno, apposta o per sbaglio.

Magari vandalizzano il parchetto di via Redipuglia appena risistemato dall'Amministrazione Comunale (cito l'esempio portato del nostro Sindaco durante la campagna elettorale).
Non so se RECINTARE IL PARCHETTO (= chiudere gli occhi) e PUNIRE I COLPEVOLI (magari con l'aiuto delle telecamere) corrisponda a risolvere il problema.

Io la soluzione non ce l'ho, ma prima di giudicare, di condannare, di scandalizzarsi bisognerebbe aprire gli occhi, parlare con questi ragazzi, dargli una mano.