domenica, gennaio 27, 2008

Seven DOWN

Molti di voi avranno visto, esposta per qualche tempo sull'edificio (adesso è sparita), l'ipotesi di riqualificazione di Piazza Martiri del Grappa, ex-Seven Disco Spritz e adiacenze, per capirsi.
Al di là del merito della soluzione, vale la pena soffermarsi brevemente sul metodo con cui è stata selezionata.

L'idea era buona: un concorso di idee aperto ai professionisti di tutta Italia con un premio in denaro; il bando lo trovate qui.
L'idea era buona e difatti ha avuto un buon successo: sono pervenuti elaborati in gran numero, la giuria ha fatto il suo lavoro ed è stato scelto il vincitore.

Tutto ok, direte voi, qual è il problema?
Presto detto, il problema è che il progetto esposto non era il vincitore. E' quello che si è classificato sesto.

Nessuno ve l'ha detto, nessuno se n'è accorto, a parte, ovviamente, alcuni professionisti che hanno partecipato al concorso e che, passando per la piazza, hanno visto l'affissione con il progetto di cui sopra e, alquanto stupiti, hanno voluto vederci chiaro.

Cos'è successo? E' successo che, dopo la proclamazione del vincitore del concorso, il responsabile dello stesso - noto dirigente comunale di cui trovate il nome nel bando - ha portato il progetto selezionato alla Sovrintendenza alle Belle Arti della Regione Veneto, con l'idea di renderlo esecutivo.
Al che dalla Sovrintendenza gli hanno fatto sapere subito che il progetto esecutivo non lo sarebbe stato mai, in quanto prevedeva la demolizione dello stabile (il Seven), e lo stabile, essendo vincolato, non si può demolire.

Immaginatevi il nostro Dirigente... Dopo un primo momento di panico, recupera in fretta l'iniziativa e con una ottima dose di paraculismo contatta il gruppo di professionisti che ha ideato il progetto "senza demolizione" che si è classificato più in alto in graduatoria; il quarto, appunto.
Non ho la trascrizione dell'intercettazione, ma non serve: non ci vuole molta fantasia per immaginare il contenuto della telefonata.

"Eh sì, scusate, è successo così e così per cui noi pensavamo di farvi vincere. Va bene? Sì dai, oh, mi raccomando, non ditelo tanto in giro..."

Tutto questo è perfettamente legittimo, in quanto, come sta scritto nel bando, si trattava di un concorso di idee e dunque il Comune avrebbe potuto scegliere o non scegliere qualsiasi delle soluzioni proposte, a prescindere dal vincitore. C'è sempre una clausola-paraculo.

Però comunque una bella figura di merda, che la dice lunga sul modo di fare le cose di codesta gente che ci governa.

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