domenica, novembre 04, 2007

Giampietro

E' da luglio che volevo scrivere qualcosa sulla vicenda di Giampietro Simonetto, il diciannovenne nostro concittadino che è stato arrestato proprio in estate con l'accusa di essere in qualche modo coinvolto nelle attività delle nuove Brigate Rosse.

Non conosco approfonditamente Giampietro, la sua storia personale, le sue frequentazioni e il suo mondo. I nostri rapporti si limitano alla partecipazione ad alcune riunioni della Commissione Cultura che avrebbe dovuto preparare il programma del centrosinistra cittadellese per le amministrative dello scorso maggio.

La cosa che trovo interessante dire è che proprio in quelle occasioni non mi è sembrato per nulla diverso da altri ragazzi della sua età con cui mi confronto regolarmente, nè mi è sembrato diverso da me com'ero dieci anni fa.

Proprio dieci anni fa ho partecipato ad un concerto organizzato dalla Sinistra Giovanile contro il razzismo, a Camposampiero. Qualche gruppetto locale e un gruppo di percussionisti senegalesi.
A metà concerto entra in scena una bella falange di giovanotti con la testa rasata che prende ad offendere verbalmente i presenti e presto la cosa degenera in rissa. Partono cinghiate, pugni, ci sono feriti e vengono anche danneggiate due automobili.
C'è stato un processo, ci sono state condanne e uno dei condannati poi l'ho anche conosciuto. Adesso fa il militare ed è in Afghanistan in missione, a rappresentare il nostro Paese.

Volete sapere se la cosa mi scandalizza? No, per niente.
A vent'anni un giovane è pieno di energie e di contraddizioni.
E' il mondo degli adulti che fornisce modelli, indicazioni, AIUTO su come incanalare le prime e come risolvere le seconde.
Se non lo fa, i giovani prendono l'iniziativa, prendono in mano la propria vita e si arrangiano. Come possono, come riescono. Magari col tempo trovano il proprio equlibrio, come ha fatto il militare che citavo. Magari finiscono contro un platano a 180 all'ora. Magari ammazzano qualcuno, apposta o per sbaglio.

Magari vandalizzano il parchetto di via Redipuglia appena risistemato dall'Amministrazione Comunale (cito l'esempio portato del nostro Sindaco durante la campagna elettorale).
Non so se RECINTARE IL PARCHETTO (= chiudere gli occhi) e PUNIRE I COLPEVOLI (magari con l'aiuto delle telecamere) corrisponda a risolvere il problema.

Io la soluzione non ce l'ho, ma prima di giudicare, di condannare, di scandalizzarsi bisognerebbe aprire gli occhi, parlare con questi ragazzi, dargli una mano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che buffe le coincidenze!Non centra niente con l'argomento, ma 10 anni fà, la stessa sera, dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale vicino a Borgoricco, i carabinieri non si sono potuti fermare perchè dovevano andare a Camposanpiero a sedare una rissa. Sembra quasi un Deja Vu!